IL DIGITALE TERRESTRE
Quando sintonizziamo una stazione radio su una data frequenza per ascoltare musica, spesso la memorizziamo su tasti che ci tolgono il fastidio di doverla cercare successivamente.
Il televisore usa lo stesso metodo, le stazioni sono memorizzate e selezionate con il telecomando. Nessuna differenza concettuale.
La radio viaggia molto "leggera" nell'etere a tal punto che nella banda radiofonica da 88Mhz a 108 Mhz coesistono decine e decine di radio. Nello stesso spazio ci sarebbe posto per tre sole Tv. Una bella differenza.
Un esempio reale: in Lombardia si trasmetteva Italia 1 sul canale 49 che usa la banda di frequenze da 694 Mhz fino a 702 Mhz. Ben 8 Mhz per trasmettere una sola emittente.
Tutto ciò è stato per quasi un secolo.
Nel nuovo millennio, applicando tecnologie più vicine al mondo dei computer, si inizia la digitalizzazione delle immagini. Senza entrare troppo nel merito teorico bisogna sapere che questa tecnica è molto più "leggera" del vecchio sistema.
I programmi televisivi vengono sostanzialmente "impacchettati" nel computer. Badate bene che questo permette qualcosa di straordinario, convertire tutte le informazioni in dati che si possono maneggiare con cura uno ad uno significa poter eliminare tutti i dati superflui e ridondanti, cioè quei dati che si ripetono, inviandoli nelle case una sola volta. Il risparmio è enorme!
Si tratta di comprimere il tutto, così come si farebbe premendo una spugna, e trasmetterlo via etere; il televisore di casa si incarica di ricostruire l'immagine come l'originale.
Tutto questo avviene in tempo reale.
Il sistema è talmente efficiente che, dove prima trasmetteva una sola Tv, ora possono essercene molte, 5,10 o anche di più.
Una enorme rivoluzione tecnologica chiamata Multiplex.
Ecco come lavora.
Prendiamo ad esempio il canale 49 su cui, prima del 2010 trasmetteva una sola emittente : Italia 1.